Il Chianti, I Balzini e i suoli vocati al vino
La combinazione tra natura del terreno e fattori climatici rendono un territorio vocato
alla produzione di vini di pregio. Il territorio del Chianti, Classico e zone limitrofe,
presenta una grande variabilità ed eterogeneità di suoli, che influiscono sul comportamento
vegeto-produttivo della vite, sulle caratteristiche dell’uva e su quelle enologiche dei vini.
Si va da terreni con sedimenti di origine marina e lacustri, a suoli provenienti da rocce metamorfiche; l’alberese (calcari marnosi,), il Galestro (argilloscisto friabile); sabbie arenarie, argille marine e lacustri, conglomerati fluviali.
Il suolo influenza il grado zuccherino, l’acidità, il peso dell’acino, i kg di uva prodotti a pianta, la maturazione. Per la produzione di vini rossi di elevata qualità la vite ha vantaggi in suoli che le permettono un limitato vigore, caratterizzato da un apparato fogliare poco rigoglioso e bassa resa a pianta.
Questo dipende molto dalla disponibilità idrica: è fondamentale infatti che non sia mai eccessiva ma comunque costante.
I suoli a I Balzini, in area Chianti e con forti escussioni termiche, sono sabbiosi con sedimenti di origine marina, molto profondi, sciolti, mai troppo fertili e ricchi di acqua; permettono però alle viti di trovare una disponibilità idrica equilibrata e regolare, anche nelle annate più difficili, per questo le viti mantengono un ottimo equilibrio vegeto-produttivo e riescono a portare perfettamente a maturazione l’uva.
Il tutto, unito a un accorto e continuo lavoro manuale che con potatura, gestione della chioma, diradamento dei grappoli e attento controllo della salute della pianta garantisce gli elementi ottimali per ottenere gli eleganti vini aziendali, dalle sensazioni morbide, profumati e sapidi.