A I BALZINI NUOVI VINI, NUOVE ETICHETTE, NUOVA CONDUZIONE ENOLOGICA
Ancora novità nell’azienda agricola I Balzini, a Barberino Val d’Elsa, dopo la presentazione del Balze Rosse 2018 il progetto Ritorno al Futuro continua: la seconda nuova etichetta – I Balzini Balze Verdi –, il nuovo enologo e la certificazione biologica…
La recente e, purtroppo, ancora in atto pandemia ha rivoluzionato un po’ il concetto di tempo: modificando i nostri ritmi e ribaltando la nostra percezione di esso. Molte cose sembrano essersi sospese tanto che siamo sempre più inclini a catalogare tutto temporalmente tra il prima e il dopo Covid, come se non esistessero altri spazi temporali. In realtà ognuno di noi sa bene quanto questi mesi potessero anche essere sfruttati come vere e proprie occasioni di rinnovamenti e ripensamenti.
In casa I Balzini è proprio durante questo incredibile periodo che il progetto Ritorno al Futuro, iniziato nel 2017, con le presa in carica di Diana D’Isanto della gestione dell’azienda, si è finalmente concretizzato.
“Fin da subito la mia idea è stata quella di recuperare i presupposti produttivi iniziali in un’ottica e una sensibilità contemporanee“, spiega Diana. “Ci sono voluti almeno un paio di anni per prendere le misure e capire come integrare tradizione e innovazione senza snaturare la storia aziendale. Certo è che, fin da subito, la mia necessità era riuscire a dare un segnale forte di questo passaggio generazionale, non solo a livello di approccio enologico ma anche di immagine. Recentemente la pandemia ha risvegliato in molti di noi una sorta di sentimento “patriottico”. Abbiamo rivalutato i nostri confini e ne abbiamo riscoperto il valore e la bellezza. Per questo motivo abbiamo deciso di riportare a un “lessico famigliare” i nomi dei nostri vini, rinunciando agli anglicismi e dando importanza alla conformazione stessa dei nostri vigneti. I Balzini infatti altro non è che il nome che il catasto ha dato a questo territorio in virtù della sua conformazione a balze appunto. Questa transizione linguistica dei nomi delle etichette lascia invariata l’identificazione attraverso i colori ma, escludendo una mera traduzione letterale, ne esalta la componente territoriale“.
“Da queste premesse a inizio anno è stato presentato il Balze Rosse mentre a primavera il Balze Rosa – il nostro rosato di famiglia. Oggi siamo lieti di farvi conoscere il Balze Verdi 2020, a base di Sangiovese e Mammolo. Se il Balze Rosse rappresentava ancora una fase intermedia di questo progetto, il Balze Verdi invece racchiude cambiamenti che oltre all’aspetto linguistico e estetico coinvolgono decisamente anche l’aspetto produttivo ed enologico: è il primo vino interamente lavorato dal nostro nuovo enologo David Casini che da un anno ha sostituito Barbara Tamburini, enologa di talento la cui collaborazione ha dato tanto alla nostra azienda e che non posso che ringraziare. Inoltre, nell’annata 2020 abbiamo formalizzato la nostra conduzione biologica. Dopo anni di impegno e investimenti per una produzione sostenibile, abbiamo deciso di richiedere la certificazione in modo da uffializzare la nostra sensibilità verso l’ambiente e verso il consumatore, l’annata 2021 sarà la prima a fregiarsi dell’indicazione Bio in etichetta”.